Nell’uomo ciò che è dentro si vede fuori…
Guardare l’esterno per cogliere dentro…
La parte riflette il tutto…
Zhen Jiu Da Cheng
La Riflessologia plantare,
ovvero, Le radici dell’albero
ovvero, Le radici dell’albero
Nota fin
dall’antico Egitto, si deve la sua prima concettualizzazione e pratica in
chiave moderna al medico otorinolaringoiatra statunitense William H.
Fitzgerald.
Viene
fatta in queste parti del corpo perché, secondo questa concezione, determinati
punti specifici dei piedi e delle mani corrisponderebbero a precisati organi
interni della persona. Ovvero, nei piedi e nelle mani si troverebbero riflessi
tutti gli organi, le ghiandole e le parti del corpo umano.
Quindi, eseguire un massaggio riflessologico in questi punti, sarebbe come agire e influire beneficamente sull’organo corrispondente al riflesso stimolato. Le zone riflesse seguono una logica anatomica che suddivide il corpo in segmenti chiamati metameri, e che proietta nei piedi la figura umana.
Quindi, eseguire un massaggio riflessologico in questi punti, sarebbe come agire e influire beneficamente sull’organo corrispondente al riflesso stimolato. Le zone riflesse seguono una logica anatomica che suddivide il corpo in segmenti chiamati metameri, e che proietta nei piedi la figura umana.
Attraverso
il massaggio dei piedi, o delle mani, la riflessologia plantare trova il suo
fondamento olistico nel cercare di riequilibrare l’intero organismo per facilitarne
le capacità di autoguarigione. Il massaggio stimola la circolazione di energia
provocando un generale stato di rivitalizzazione e portando nella persona un
naturale processo di miglioramento e di benessere generale.
Quando il
tatto diventa contatto, attraverso Le storie che i
piedi possono raccontare (Fitzgerald) per prenderci cura di noi stessi.