Intolleranze Alimentari


Spaghetti, pollo, insalatina
e una tazzina di caffè
a malapena riesco a mandar giù…
Fred Bongusto






Le intolleranze alimentari,
ovvero, i cibi antipatici al nostro intestino



Scopri quali alimenti ti creano disturbi.


Le intolleranze alimentari si verificano quando al nostro intestino sono antipatici alcuni cibi. Così si ribella e non c’è verso di fargli cambiare idea.
Classico il caso del lattosio, non digerito bene da numerose persone.
Tutto sta nell’accorgersi dell’intolleranza alimentare per risolvere diversi problemi nel nostro organismo. Gonfiori, capogiri, stanchezza, cattiva digestione, ritenzione idrica, cellulite e altri disturbi potrebbero essere infatti causati dall’intolleranza a qualche cibo.


Con un semplice test sarà possibile verificare quali cibi causano questi problemi.


L’obiettivo di questo test sulle intolleranze alimentari non è soltanto quello di eliminare alcuni cibi dalla nostra dieta giornaliera, ma è quello di riuscire a gestirli senza che ci provochino dei disturbi.

Presso l’associazione La Rosa di Jericho una consulente naturopata sarà a vostra disposizione per aiutarvi a individuare lorigine dei vostri disturbi e, grazie al test sulle intolleranze, individuare quali alimenti vi creano fastidi. 



Vega Test e Test Kinesiologico a Roma 



Grazie al Vega Test e al Test Kinesiologico sarà possibile avere anche una visione d'insieme sulla condizione generale dei principali organi e apparati. 


Prenota subito la tua visita personalizzata.


La nostra Associazione aderisce, inoltre, al Metodo 3EMME: Mantenimento Massa Magra.

È un percorso di 6 settimane basato su una profonda depurazione dell’organismo, una vera e propria disintossicazione che ognuno può seguire alla scoperta non solo dei cibi più sani e alla loro interazione, ma anche ad un vero e proprio riequilibrio psico-fisico, ad un nuovo stile di vita.

Ma di questo parleremo più approfonditamente in un atro post.












Ginnastica posturale


La musica è per l’anima
quello che la ginnastica è per il corpo.
Platone






La ginnastica posturale



La ginnastica posturale è un ottimo contributo strutturale e funzionale al corretto mantenimento e riequilibrio del proprio corpo. Secondo la fisioterapista francese, Françoise Mézières, esiste una postura ideale alla quale si dovrebbe tendere; quando la differenza tra piano ideale e reale è troppo marcata, provocando con ciò disturbi e patologie nella persona, si dovrebbe intervenire con esercizi fisici di rieducazione della corretta postura.

Per la fisioterapista francese (ma anche insegnante di anatomia, fisiologia e ginnastica medica) «esiste una FORMA normale del corpo alla quale rifarsi e da confrontare con tutte le altre. Essa è quella che rispetta le proporzioni del “numero aureo”, usato dagli antichi greci nella scultura del periodo classico, molto caro a Leonardo da Vinci e considerato dalla ideatrice stessa “legge di armonia universale”.» Link esterno per approfondire.


Non si tratta quindi, solo di una ginnastica dolce, ma di una vera e propria forma riabilitativa. Logicamente, il massimo sarebbe di non farla soltanto quando viene diagnosticato un problema (scoliosi, cervicalgia, lombalgie, disfunzionalità muscolari, tra gli altri) ma di eseguire questa ginnastica come forma di prevenzione e cura del proprio corpo e del proprio riequilibrio psicofisico.    

La ginnastica posturale, come accennato, è ottima per migliorare la funzionalità dei muscoli, la loro elasticità, che col tempo può venire meno. È indicata sia per chi fa vita sedentaria, trascorrendo magari molte ore di lavoro in una posizione non corretta, sia per gli sportivi, per prevenire eventuali contratture e stiramenti, per questo la ginnastica posturale trova largo uso nella medicina preventiva.

Il corpo è schiacciato dalla propria forza-peso, vale a dire dalla propria forza muscolare, dalle ipertonie, dagli stati di tensione e contrazione, dalle perdite di elasticità (Mézières), per questo rinforzare i muscoli, ma soprattutto allentare le tensioni muscolari, distendere i muscoli accorciati e ridare loro la lunghezza originale è alla base del metodo Mézières, un metodo per ridare armonia al corpo.













Il Linfodrenaggio Vodder






















Riflessologia Plantare


Nell’uomo ciò che è dentro si vede fuori…
Guardare l’esterno per cogliere dentro…
La parte riflette il tutto…
Zhen Jiu Da Cheng






La Riflessologia plantare,
ovvero, Le radici dell’albero



La Riflessologia plantare è una tecnica di massaggio che viene eseguita principalmente sui piedi e, volendo, anche sulle mani di una persona.

Nota fin dall’antico Egitto, si deve la sua prima concettualizzazione e pratica in chiave moderna al medico otorinolaringoiatra statunitense William H. Fitzgerald.  

Viene fatta in queste parti del corpo perché, secondo questa concezione, determinati punti specifici dei piedi e delle mani corrisponderebbero a precisati organi interni della persona. Ovvero, nei piedi e nelle mani si troverebbero riflessi tutti gli organi, le ghiandole e le parti del corpo umano. 

Quindi, eseguire un massaggio riflessologico in questi punti, sarebbe come agire e influire beneficamente sull’organo corrispondente al riflesso stimolato. Le zone riflesse seguono una logica anatomica che suddivide il corpo in segmenti chiamati metameri, e che proietta nei piedi la figura umana.

Attraverso il massaggio dei piedi, o delle mani, la riflessologia plantare trova il suo fondamento olistico nel cercare di riequilibrare l’intero organismo per facilitarne le capacità di autoguarigione. Il massaggio stimola la circolazione di energia provocando un generale stato di rivitalizzazione e portando nella persona un naturale processo di miglioramento e di benessere generale.

Quando il tatto diventa contatto, attraverso Le storie che i piedi possono raccontare (Fitzgerald) per prenderci cura di noi stessi.












Massaggio Facciale

L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni;
e così noi vediamo magia e bellezza in loro,
ma, in realtà,
magia e bellezza sono in noi.
K. Gibran






Massaggio Facciale, un atteggiamento di bellezza



Il massaggio facciale, è un gesto semplice. Così semplice che spesso ci dimentichiamo di farlo. Eppure, se fatto giornalmente, ha numerosi effetti benefici sul nostro viso e su noi stessi.

Eseguito da uno specialista periodicamente, e fatto da sé (dopo aver letto qualcosa in proposito, il fai da te alla carlona peggiora le situazioni) anche per soli 5 minuti al giorno, aiuta in modo sostanziale sia la salute del nostro viso sia quella della nostra mente.

Grazie al massaggio facciale si possono, infatti, alleviare anche stati di stress e di ansia.

Spesso anticipato da una pulizia del viso, il massaggio facciale stimola la circolazione sanguigna, favorendo una texture della pelle più omogenea, elastica, giovane, interviene e aiuta a prevenire le rughe d’espressione, in quanto stimola la produzione di collagene ed elastina.

Per una maggiore cura di sé, possiamo far seguire i lenti movimenti del massaggio facciale anche al cuoio capelluto, per una stimolazione ottimale del microcircolo e favorire così una maggior cura dei capelli.

Come accennavamo, spesso il massaggio facciale aiuta a prevenire o alleggerire carichi di stress e tensioni, in quanto, secondo la riflessologia, ogni stimolo, specie in una parte delicata come il viso, è seguito da una risposta organica.












Lo Shiatsu

Il cuore dello Shiatsu
è come il puro affetto materno:
la pressione delle mani fa scorrere
le sorgenti della vita.
T. Namikoshi






Dalla pressione delle dita nasce lo Shiatsu



Lo Shiatsu è un tipo di massaggio particolare praticato in Giappone già dal VI secolo.

A differenza degli altri massaggi, lo Shiatsu è un trattamento di digitopressione, in quanto si basa su precise tecniche di pressione fatte soprattutto con i pollici delle mani, e all’occorrenza, anche con i palmi.

La pressione esercitata è un qualcosa che rimane costante durante tutto il trattamento, non ha aumenti o diminuzioni di velocità nell’esecuzione, questo per instaurare nel modo migliore possibile un dialogo silenzioso tra le mani dell’operatore e il ricevente.

Un dialogo che agisce sia sul corpo sia sulla psiche della persona, permettendo così uno stato superiore di ripristino del benessere psicofisico.

Lo Shiatsu, infatti, agisce sul flusso energetico di una persona, sbloccando particolari punti e alleviando determinati dolori.

Numerosi benefici li può avere chi soffre di insonnia, stress, ansia, emicranie; aiuta, inoltre, a regolare le funzioni degli organi interni dando una mano a risolvere problemi digestivi e a rinforzare le difese dell’organismo.

Ma più che un trattamento locale della persona, lo Shiatsu si dedica ad una rivitalizzazione globale dell’essere, in questo senso tratta da un punto olistico i fenomeni vitali, comprendendo sia l’aspetto fisico, sia mentale sia spirituale.

Per dirla con uno dei padri dello Shiatsu, Tokujiro Namikoshi (di un altro grande esponente, Shizuto Masunaga, parleremo in un’altra occasione), dalla pressione delle dita nasce una nuova sorgente di vita.